Lo “sblocco” degli investimenti pubblici, necessario alla ripartenza, presuppone la semplificazione e riduzione dei tempi delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.
Per tale ragione, in linea con l’obiettivo generale di rilancio degli investimenti, sia pubblici che privati, le linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevedono la messa in campo di «tutte le azioni necessarie per garantire appalti pubblici efficienti, trasparenti e con tempi certi».
Il DL Semplificazioni ha modificato la disciplina dei contratti pubblici introducendo, da...leggi tutto
Lo “sblocco” degli investimenti pubblici, necessario alla ripartenza, presuppone la semplificazione e riduzione dei tempi delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.
Per tale ragione, in linea con l’obiettivo generale di rilancio degli investimenti, sia pubblici che privati, le linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevedono la messa in campo di «tutte le azioni necessarie per garantire appalti pubblici efficienti, trasparenti e con tempi certi».
Il DL Semplificazioni ha modificato la disciplina dei contratti pubblici introducendo, da un lato, misure permanenti per la riduzione dei tempi di stipula dei contratti e di realizzazione/gestione degli stessi e, dall’altro, misure temporanee finalizzate a imprimere una forte accelerazione agli investimenti nella fase di rilancio.
Ulteriori semplificazioni e riduzioni degli oneri amministrativi, sia per le stazioni appaltanti sia per gli operatori economici, in grado di determinare una significativa contrazione dei tempi di affidamento degli appalti, potranno derivare dall’adozione del regolamento unico di cui all’art. 216, comma 27-octies, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, il cui iter è in corso di svolgimento.
Per essere efficace, la semplificazione del quadro regolatorio richiede azioni di accompagnamento, a sostegno delle stazioni appaltanti, per fare sì che le nuove misure non restino “sulla carta”, ma modellino in modo effettivo e univoco i comportamenti amministrativi.
In questa ottica, l’intervento prevede due linee di attività:
- il rafforzamento delle attività di help desk già istituite presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in collaborazione con le Regioni e Province autonome/ITACA, anche attraverso il coinvolgimento dell’ANCI, finalizzato a fornire supporto tecnico e giuridico e assistenza di tipo operativo nell’applicazione delle nuove norme alle stazioni appaltanti;
- la realizzazione di un percorso finalizzato alla professionalizzazione delle stazioni appaltanti con azioni di formazione a aggiornamento continuo del personale che opera nel settore, anche sotto il profilo del project management.
In particolare, tali azioni si pongono in continuità con il Piano formativo nazionale straordinario realizzato negli anni 2017-2018 a seguito dell’approvazione del Codice dei contratti pubblici del 2016; Piano richiamato come caso di studio nel documento di lavoro che ha accompagnato la Raccomandazione UE 2017/6654 in materia di professionalizzazione degli appalti pubblici nell’Unione europea.
Rafforzare le competenze e le conoscenze degli operatori pubblici ha, come indicato tra l’altro nella Raccomandazione C2017/6654 della Commissione europea, un impatto positivo sull’intera filiera economica e sociale di settore del nostro Paese e rappresenta la vera sfida in una prospettiva di sostegno alla crescita economica e al progresso dell’innovazione.
L’intervento è promosso dal sistema delle Regioni e Province autonome, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dall’ANCI, prevedendo il coinvolgimento attivo delle associazioni di categoria e degli altri organismi competenti.