Una connettività diffusa, performante e a disposizione di tutti i cittadini e le imprese rappresenta un prerequisito infrastrutturale imprescindibile per qualunque strategia di rilancio e sviluppo del Paese. La banda ultra larga diventa quindi un fattore abilitante per costruire buone politiche pubbliche e favorire lo sviluppo dei territori, come è stato dimostrato nel periodo di gestione della pandemia da COVID-19, quando lo smart working, la fruizione dei servizi della pubblica amministrazione online e l’accesso alla didattica a distanza si sono rilevati fondamentali per garantire il proseguo delle attività fondamentali. Al tempo stesso, l’ancora disomogenea copertura del Paese ha generato disuguaglianze di accesso che hanno privato molte persone di diritti di cittadinanza fondamentali.
Lo sviluppo delle reti digitali nell’ottica della “Gigabit Society” definita a livello europeo, però, non garantisce solo il diritto all’accesso: queste, infatti, sono infrastrutture essenziali per garantire al Paese quella transizione digitale e green sulla quale l’Europa e l’Italia stanno basando i propri piani di rilancio; tutto il mondo dei servizi – medicina a distanza, teleassistenza, controllo delle reti energetiche, sistemi di mobilità, agricoltura avanzata, monitoraggio ambientale, sistemi di allerta della popolazione – sono al centro di una rivoluzione che, per essere pienamente attuata, deve poter contare su un dispiegamento rapido di banda ultra larga e 5G.
A fronte dell’esigenza di accelerare il più possibile il dispiegamento delle reti, la normativa che regola la posa delle infrastrutture appare ancora gravata da criticità operative, ed è concausa del ritardo accumulato negli ultimi anni nell’infrastrutturazione digitale del Paese.
L’art. 38 del DL Semplificazioni introduce varie disposizioni che hanno l’obiettivo di favorire la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica, sia fisse (in fibra ottica) che mobili. In particolare, si introduce in via normativa la definizione di microtrincea, si velocizzano e semplificano i procedimenti per l’installazione di apparati di rete, anche in deroga alla disciplina urbanistica ed edilizia, si prevede la semplice autocertificazione anche per le modifiche al profilo radioelettrico degli impianti già provvisti di titolo abilitativo e viene chiarito il significato di istanza unica (per l’effettuazione di scavi, occupazione del suolo e la realizzazione di eventuali opere civili), prevedendo l’espressione di pareri preliminari a fronte di autorizzazioni per lo svolgimento delle conferenze di servizi.
Queste disposizioni anticipano e andranno a integrarsi con la rinnovata disciplina di settore che verrà disegnata nella legge di recepimento del nuovo Codice europeo delle Comunicazioni (Direttiva 2018/1972) che l’Italia, al pari degli altri Stati membri, è tenuta a emanare entro il 21 dicembre 2020.
L’intervento prevede un’azione congiunta tra tutti i soggetti istituzionali interessati, volta ad assicurare il dispiegamento della rete a banda ultra larga e del 5G su tutto il territorio nazionale garantendo tempi certi per i lavori di installazione e per la messa a disposizione del servizio a cittadini e imprese. A tal fine, si prevede di realizzare:
- il supporto alle amministrazioni interessate e la verifica dell’utilizzo delle nuove modalità di scavo (microtrincea) e delle altre tecniche di posa a basso impatto ambientale;
- il supporto all’implementazione delle procedure previste dal DL Semplificazioni, attraverso l’emanazione di linee guida procedurali e azioni di accompagnamento agli enti deputati al rilascio di autorizzazioni, pareri e all’effettuazione dei controlli, al fine di coordinare le specificità della disciplina di settore con il procedimento amministrativo ordinario e la normativa urbanistica ed edilizia;
- la definizione di modulistica unica e standardizzata a livello nazionale, in grado di agevolare il lavoro degli operatori nella presentazione delle istanze ai SUAP per l’installazione di apparati di rete sia fissa che mobile; l’adozione della modulistica unificata sarà preceduta da un’analisi puntuale dei flussi procedimentali sottesi alle istanze di settore e l’individuazione di ulteriori interventi di semplificazione che si rendano necessari;
- il supporto alle attività finalizzate al completamento della rete a banda ultra larga e 5G da parte degli operatori, attraverso la definizione di standard per l’interoperabilità tra i SUAP e il SINFI e la definizione di modalità di gestione di conferenze di servizi semplificate di area vasta per la verifica e l’approvazione di interventi complessi (ad esempio per l’intervento sulle aree grigie).