Il regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo Sportello unico delle attività produttive – SUAP (Decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160) prevede, all’ art. 2, commi 2 e 3, che la presentazione di domande, dichiarazioni, segnalazioni e comunicazioni, nonché le comunicazioni tra le amministrazioni che intervengono nel procedimento, avvengano esclusivamente in modalità telematica.
Attualmente, circa metà dei Comuni si avvalgono delle funzionalità del portale “impresainungiorno.gov.it” messe a disposizione da Unioncamere, circa 1.600 ...leggi tutto
Il regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo Sportello unico delle attività produttive – SUAP (Decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160) prevede, all’ art. 2, commi 2 e 3, che la presentazione di domande, dichiarazioni, segnalazioni e comunicazioni, nonché le comunicazioni tra le amministrazioni che intervengono nel procedimento, avvengano esclusivamente in modalità telematica.
Attualmente, circa metà dei Comuni si avvalgono delle funzionalità del portale “impresainungiorno.gov.it” messe a disposizione da Unioncamere, circa 1.600 Comuni utilizzano i portali messi a disposizione dalla Regione di appartenenza (Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Toscana) e i restanti Comuni utilizzano sistemi autonomi.
A tutt’oggi, tuttavia, persiste una inadeguatezza e difformità sul territorio dei sistemi di front office, nonché un’insufficiente digitalizzazione del back office, che generano costi eccessivi e ritardi, per le imprese e i professionisti, nell’accesso ai servizi e, per le amministrazioni, in sede di controllo.
Le opportunità attualmente offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in materia di interoperabilità, da un lato e le attività di standardizzazione delle procedure della modulistica in ambito SUAP attuate e in corso, dall’altro, hanno creato i presupposti per definire una completa interoperabilità tra SUAP e amministrazioni che intervengono nei procedimenti, al fine di incrementare l’efficienza dei sistemi informatici realizzati. Particolare rilievo assume in questo quadro la realizzazione del fascicolo informatico di impresa e del Portale informativo per le imprese.
La definizione di standard di front office e di standard di interoperabilità del back-office rappresenta peraltro un passaggio necessario anche nell’ottica di assicurare la piena attuazione del Regolamento europeo 2018/1724 istitutivo dello Sportello Unico Digitale, in cui si prevede, tra l’altro, che le procedure per l’avvio, la gestione e la chiusura di un’impresa siano offerte interamente online a decorrere dal 12 dicembre 2023.
L’intervento prevede un’azione congiunta tra tutti i soggetti istituzionali interessati, volta a definire in modo completo le modalità di interoperabilità tra SUAP e amministrazioni che intervengono nei relativi procedimenti. A tal fine si prevede di realizzare:
- l’analisi condivisa dei processi che caratterizzano i procedimenti amministrativi avviati dal SUAP e dei relativi endoprocedimenti;
- l’identificazione, su tale base, di un modello dati strutturato condiviso per la raccolta e le comunicazioni tra le amministrazioni pubbliche interessate;
- la definizione di specifiche tecniche per garantire l’interoperabilità dei sistemi informatici, nel quadro e in attuazione del nuovo modello di interoperabilità delle amministrazioni pubbliche italiane definito dal Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica amministrazione 2020-2022;
- l’adeguamento dei sistemi informatici per l'attuazione delle specifiche tecniche;
- la messa a regime della gestione integralmente digitale delle procedure per l’avvio, la modifica e la cessazione dell’attività di impresa.
In parallelo, verranno analizzati i sistemi informativi che gestiscono le procedure rilevanti per le attività produttive, l’edilizia, l’ambiente, la sismica, le rinnovabili, il paesaggio, il turismo ecc,, per individuare le misure di adeguamento necessarie alla piena digitalizzazione delle procedure.
L’adeguamento dei sistemi informatici alle nuove specifiche di interoperabilità e la loro messa a regime richiede specifiche fonti di finanziamento a valere sul Recovery Fund e la definizione di una governance del progetto che coinvolga a pieno titolo le Regioni e gli Enti locali.
Il progetto verrà sviluppato in stretto raccordo con quello relativo allo Sportello Unico Digitale.