Quello dei controlli rappresenta un settore particolarmente critico in termini di oneri per le imprese, a causa dell’incertezza delle regole, della mancanza di proporzionalità e dello scarso coordinamento tra le numerose autorità coinvolte.
Il tema è stato oggetto di numerosi interventi legislativi (che avevano previsto un’opera sistematica di semplificazione mediante regolamenti di delegificazione) che sono tuttavia rimasti inattuati. Un punto di riferimento positivo, anche in termini di coordinamento multilivello, è stato rappresentato dalle Linee guida adottate nel gennaio 2013 me...leggi tutto
Quello dei controlli rappresenta un settore particolarmente critico in termini di oneri per le imprese, a causa dell’incertezza delle regole, della mancanza di proporzionalità e dello scarso coordinamento tra le numerose autorità coinvolte.
Il tema è stato oggetto di numerosi interventi legislativi (che avevano previsto un’opera sistematica di semplificazione mediante regolamenti di delegificazione) che sono tuttavia rimasti inattuati. Un punto di riferimento positivo, anche in termini di coordinamento multilivello, è stato rappresentato dalle Linee guida adottate nel gennaio 2013 mediante intesa in sede di Conferenza Unificata. Tuttavia, anche i principi definiti nel documento sono rimasti largamente disapplicati.
Negli ultimi anni sono state intraprese anche iniziative concrete di tipo sperimentale aventi ad oggetto la semplificazione dell’attività ispettiva e di accertamento, anche con il supporto del progetto “RAC – Rating Audit Control”, a suo tempo presentato dal Dipartimento della funzione pubblica al Servizio di Supporto alle Riforme Strutturali (SSRS) della Commissione europea e affidato all’OCSE. Il progetto ha riguardato, in particolare, la messa a punto di strumenti metodologici di pianificazione e programmazione dei controlli attraverso un approccio proporzionale al rischio e lo sviluppo di strumenti per la gestione delle informazioni sulle attività ispettive. È stato presentato dal Dipartimento della funzione pubblica un nuovo progetto di “follow-up” del RAC, che mira a uno sviluppo degli strumenti di gestione dei controlli “risk-based”, a un consolidamento dell’esperienza nelle Regioni pilota e a una disseminazione dei risultati nelle altre realtà territoriali. È previsto anche, nell’ambito del progetto, un approfondimento in chiave comparata, a livello europeo, su privacy e integrazione delle banche dati ai fini del coordinamento delle attività di controllo.
L’intervento prevede due linee di attività:
- l’avvio di un percorso condiviso di semplificazione dei controlli a livello territoriale, a partire da aree di regolazione di particolare importanza per le imprese, in cui le Regioni e i Comuni rivestono un ruolo rilevante (ambiente, igiene e sicurezza degli alimenti e sicurezza sul lavoro), mediante l’analisi e la diffusione di modelli di razionalizzazione dell’attività ispettiva;
- l’elaborazione di indicazioni e proposte per la razionalizzazione e semplificazione dei controlli a livello nazionale, basato su:
▪ interventi volti a restituire chiarezza e coerenza al quadro regolatorio;
▪ definizione di un sistema coordinato di banche dati sulle attività di controllo anche valorizzando lo strumento del fascicolo informatico di impresa.