I tempi di conclusione dei procedimenti rappresentano uno degli aspetti maggiormente critici nel rapporto di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione.
All’eccessiva lunghezza e all’incertezza dei tempi dell’azione amministrativa si aggiunge e si collega un problema di trasparenza: a causa delle modalità di diffusione (pubblicazione dei regolamenti sui termini procedimentali), le informazioni sui tempi massimi di risposta della pubblica amministrazione non sono di immediato accesso per gli utenti. Manca inoltre evidenza sulla durata effettiva dei procedimenti. La legge 6 novembre 2012, n. 190 (art. 1, comma 28) infatti prevede, ai fini di trasparenza e anticorruzione, il monitoraggio periodico del solo rispetto dei tempi procedimentali (e non anche dei tempi effettivi). Peraltro, anche a seguito dell’abrogazione dell’art. 24 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 ad opera del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, diverse amministrazioni non pubblicano i risultati del monitoraggio.
Il DL Semplificazioni, con l’art. 12, ha introdotto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di misurare e pubblicare i tempi effettivi di conclusione dei procedimenti amministrativi “di maggiore impatto per i cittadini e per le imprese”, comparandoli con i termini massimi previsti. Modalità e criteri di misurazione sono rimessi a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e previa intesa in Conferenza Unificata.
Obiettivo della misurazione è mettere a disposizione delle amministrazioni uno strumento di diagnosi del grado di complessità delle procedure amministrative e delle eventuali criticità nella loro gestione, anche grazie alla comparazione con le esperienze svolte da altre amministrazioni, nell’ottica di un miglioramento continuo. In questo modo, essa intende contribuire alla progressiva riduzione dei tempi dei procedimenti di particolare rilevanza per gli utenti, rispondendo alle diffuse istanze di maggiore celerità dell’azione amministrativa.
L’intervento prevede la realizzazione di un percorso condiviso per la definizione di linee guida per la misurazione che - tenendo conto delle diverse realtà territoriali e amministrative - definiscano un metodo proporzionato e sostenibile per la selezione dei procedimenti da misurare e delle tecniche da adottare, al fine di garantire l’effettiva attuazione dell’obbligo stabilito dal DL Semplificazioni. Le linee guida definiranno inoltre modalità e strumenti per la pubblicazione dei risultati della misurazione.
Al fine di garantire la confrontabilità dei dati pubblicati, si prevede inoltre l’individuazione, in accordo con le amministrazioni interessate, di un set minimo di procedure da misurare comune a ciascuna tipologia di amministrazioni (amministrazioni regionali; amministrazioni comunali, eventualmente differenziate per dimensione). Coerentemente con l’approccio graduale dell’Agenda, il numero delle procedure comuni sarà via via ampliato sulla base dell’esperienza maturata, nonché del feedback ricevuto dalle amministrazioni e dagli stakeholders.
Sempre nell’ottica di garantire effettività alla misurazione, l’intervento prevede un percorso di accompagnamento alle amministrazioni nella corretta applicazione delle linee guida, mediante azioni di formazione e comunicazione e l’attivazione di un sistema di monitoraggio sistematico sullo stato di attuazione della misurazione.